V
Poesia, tu non morirai
per queste matematiche
ora unico nostro cibo e bevanda.
Tu sarai come il fuoco
in seno alla terra
e la voce del mare.
Tua casa è ove nessuno può vivere
dentro la folgore,
e in quell'attimo vedi
ciò che nessuno riesce a vedere
senza che le pupille diventino cenere.
Tu sai quanto nessuno può dire,
la gioia e la tristezza
che non hanno ragioni.
E queste parole sono
il tuo sepolcro vuoto,
viva anche dentro la morte.
Sapienza che giochi nella creazione,
le cose sono la tua cetra.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)