Ballata della disperazione IV

12/05/2025

IV
Perché Io sono il disagio del razionale,
sono l'evocazione e l'annuncio
in diversa lucidità.
 
Il mio cuore è la conchiglia dei millenni
e il gemito di quanto
è prossimo a venire:
immolata all'irrisione e allo scherno,
«Sapienza» non creduta.
 
Sono la bellezza che vi salverà
l'inascoltata e profanata
e «inutile» bellezza.
 
Mi sono amici solo i fanciulli
ancora per poco liberi
agli orli delle vostre città:
avanti di apprendere
a leggere e a scrivere.
 
                           (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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