III
Ma io vedo la tenebra splendere
come il roveto sacro
e farsi notte il vostro giorno.
Ho visto case danzare
deliri di luce e di fiamme,
e Roma e altre capitali
dissolte in tempeste di cenere.
E dentro un silenzio altissimo
il becchino saliva le scale
dei sacri palazzi
coi passi di un millepiedi
in zoccoli di legno e ferro.
E il leone e l'agnello e il lupo
li ho visti conversare dolcemente
sulle macerie ammantate di verde.
E un fauno fare la corte
a una femmina randagia
un tempo concubina di un magistrato.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)