Dal salmo dei deportati

24/04/2025

Tornavamo dai lagers
come torrenti in piena
verso la terra del sole.
 
Tutti i volti erano in pianto
e il cuore impazziva
nella «paura»
di sentirci liberi.
 
Un nembo solo di cenere
avvolgeva morti e vivi
in cammino sulle strade d'Europa.
 
Ma non sapevamo, Signore,
quanto è difficile
essere liberi.
 
Era bene che pure i vincitori
fossero uccisi,
libertà non sopporta vittorie.
 
Ritorna, Signore, e disperdi
quanti hanno nuovamente
ucciso i milioni di morti:
 
anch'essi sono divenuti
assassini, hanno superato
I‘infamia dei vinti.
 
Ritorna, Signore, e uccidi
tutti i potenti: maledetti
che usano perfino i l tuo nome!
 
Almeno gli ultimi
poveri del mondo
conoscano solo inni di pace.
 
                      (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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