ALEF: «Vi supplico che siano tutti pazzi
per amore di Colui che fu chiamato
pazzo per nostro amore».
(S. Teresa d'Avila)
Ma noi parliamo
con troppo senno:
non crepitano più
le parole dal grande
roveto: le sue
parole!
E la fiamma
più non riscalda,
né fa lume.
BET: «Non far caso dell'intelletto
che non fa altro che macinare».
(S. Teresa d'Avila)
Non è possibile vivere
senza che qualcuno ti creda;
fede alimenta l'amicizia
e accende comuni speranze;
fede è lo stesso atto d'amore,
ogni atto vero è fede.
Pure Dio si nutre
e vive e canta
della mia fede.
Ma tu, amico e fratello
Cristo, come
hai potuto durare
senza essere creduto?
Potessimo
non fare più caso
di questa ragione!
GHIMEL: «I predicatori non ottengono che
gli uomini si liberino, perché
quelli che predicano hanno troppo
senno e non ne sono privi per il
grande fuoco dell'amore di Dio,
ond'è che la loro fiamma riscalda
poco».
(S. Teresa d'Avila)
Potessimo cantando passare
il vigoroso e soave
martirio, e nessuna
di queste paci
lasciare intatta,
cantare alla «beata speranza»:
oltre ogni possesso
liberi e leggeri
come gazzelle nel deserto!
Andare di paese in paese
saziati dal becchime
di uccelli alle finestre,
e cantare salmi.
E danzare
finché la gente ritorni
a sorridere!
E non chiedere nulla
nemmeno la fede:
cantare all'amore
e spandere gioia,
con gli occhi colmi
di bellezza.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)