CONFESSIONE ANTICA

03/10/2024

Io non so dire cosa sia il prete: e sono un prete! Anzi, un frate. Già questo è un po' diverso. Questioni tuttavia, cui non voglio ora pensare. Io sono tutti voi, sono popolo intero. Certo è che devo pagare per tutti, E per amore. Ho cantato molto su questa mia condizione misteriosa e, come vedete, non ho finito. È stato proprio il mio sacerdozio a portarmi a questi estremi: agli estremi della natura, agli estremi dei sentimenti, ai confini del mondo. Io non credo che un prete possa fermarsi a metà della strada o alla superficie delle cose. In queste mani le cose o si sbriciolano e vanno in cenere, oppure si trasfigurano come l'ostia e diventano luminose, e tutta la terra si fa ostia. Anche questo mi è accaduto di sentire e di esprimere. Soprattutto la «condizione umana » è il ciclone implacabile del prete; e, dentro, Dio che lo fulmina. Infatti è scritto: «Chi vede Dio muore». No, io non credo che il prete sia «un fortunato uomo». E non voglio dire altro. A me, per varie ragioni, non interessa la polemica in corso; non interessa la figura «istituzionalizzata» del prete, il «potere» del prete; a me interessa riuscire ad essere umanità (apparuit humanitas); un golfo, una speranza; uno che «sposata hai una pena / di non sentire mai / dolcezza alcuna che non sia di tutti»; uno «che non può / concedersi a queste / momentanee paci: / tu sei la possibilità / di una viva / solitudine / e il tuo sacerdozio / è un'oasi / ove essi hanno diritto / d’approdare / dalle loro fatiche».
     Anche altri possono fare ed essere questo? Tanto meglio...
    Qui sono nella mia casa sopra il monte; nel paese dì papa Giovanni. Allora ero solo; solo, senza fratelli. Amici venivano fino a notte tarda; dopo che nel giorno ero dovuto andare come un condannato a predicare, a soccorrere. E quando partivano mi sembrava che ognuno mi portasse via un brano di carne. E, dopo, risalivo solo quelle scale, accanto all'abbazia millenaria. Così, e in queste circostanze, ho cantato.
              (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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