Appena un racconto

30/09/2024

                                                                        a Riedo Puppo
Ultima voce del profeta era
un uomo dei campi
alto e ossuto
del mio Friuli.
 
Ad ogni settimana santa
intonava con voce
immensa e chiara
l’«incipit lamentatio»
nella chiesa muta
esterrefatta e pronta
all'amore o al pianto.
 
E finiva con gli occhi alti
sul crocifisso dell'altare:
così il profeta parlava
ancora.
 
E poi... silenzio!
Da quando lo trovarono
nella stalla addormentato
per sempre.
 
Da allora nessuno più canta
«Ierusalem Ierusalem»...
 
                                  (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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