Mia antica quiete

12/09/2024

Io so chi tu sei,
ti ho vista, o morte,
sul volto di amici e fratelli;
ti ho vista ieratica e lussuriosa
dietro il cataletto di papi,
ti ho vista sotto le ruote di un camion
sull'asfalto delle autostrade:
neppure morte, brandelli di morte.
 
Zingara fantasiosa e beffarda,
ti ho vista dentro incendi
dove alla fine restavano
solo dentiere a ridere:
e poi silenzio, oh, quel silenzio!...
 
Io non so come e dove tu mi apparirai:
amica nemica amante
fedele infedele.
Lo so, dovrò cedere,
abbandonarmi,
ma vorrei la grazia di sorriderti,
consegnarmi senza resistere
come fanciullo ignaro.
Altro non chiedo.
Sento di essere un soldato in trincea
che ha una invincibile voglia
di dormire.
 
— Ecco, prendetevi la bandiera:
è giusto, altre
vite urgono impetuose,
ora è il loro diritto! —
 
Cosi, in pace, vorrei compiere le consegne.
E sulla pietra scrivetemi solo:
«ha sognato cieli nuovi
e terre nuove». Se pure non sarà
anche questo inutile.
 
So, ma è amaro il sapere
che non resterà memoria.
O morte, vendetta di Dio
contro chiunque abbia creduto.
 
Forse unico conforto gli amici,
i pochi ancora rimasti,
unica chiesa!
O saremo soli,
noi due, o morte?
Certo un dono esigo
io che tutto ho donato:
di non vivere un giorno in più,
un solo giorno non meritato.
 
Quante volte si è dato per altri
le lunghe attese che il congiunto, morisse
e invece non moriva!
Un papa sempre troppo a lungo vive,
un re sempre troppo a lungo vive
un ricco troppo a lungo vive.
 
Solo Lazzaro muore per primo
con gli occhi pieni di luce.
Ma più non conta neppure il povero,
più non conta nessuno.
Non avverrà nulla
nessun cangiamento
se non lentissimo e impercettibile.
Sarà per tutti così
e per sempre.
 
Il regno deve sempre venire
ma non viene.
O invece vien meno la fede?
Ci salveremo soltanto
se continuiamo a sperare:
questa la virtù più difficile.
 
Ma saremo almeno noi
ugualmente amici, o morte?
Nostra giustiziera
e nostra liberazione!
Allora cercherò di amarti
e tu avrai almeno pietà
di me che ti cantai in mille canti:
o morte, sola luce
per cui amai in giusta misura
la vita gli amori e le speranze:
 
Morte, mia antica quiete.
 
                                  (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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