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Ma una risposta è venuta: «Eccomi
eccomi!». Si è fatto carne lo sgomento,
Ti hanno cercato quelli
che prima non domandavano
di Te. Ti hanno trovato
quelli che non Ti cercavano.
L'intero giorno stesi
le mani a un popolo
in cammino per via non buona,
un popolo che Ti provoca a sdegno,
in faccia (Tu non sei
lontano, Signore
dolente, non saremmo
se Tu non ci facessi
esistere). Egli invece continua
a immolare nei giardini, sacrifica
sui mattoni, abita sepolcri
perché non riesce a raggiungerti.
È la sua colpa una forma smodata,
(ma tu conti il prezzo
dei nostri peccati, la cifra
che ci costano?). E passa
le notti bianche
nei templi degli idoli,
mangia carne di porco
ed ha brodo profano
nei piatti.
Abbiamo dimenticato la santa
montagna, abbiamo
apparecchiato la tavola
alla Fortuna,
facciamo le libazioni,
e Tu ci conti uno ad uno
con spada di fiamma.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)