Oppure cantare, solamente
cantare! Dire che sei Tu
il senso sconosciuto delle cose,
questa nostra coscienza:
amore celato nei nostri amori
voce del vento, e il silenzio
che fascia le galassie,
o improvviso, rapito gemito
di fronde sul limitare
appena della selva.
Cantare suoni
che non siano più parole.
Forse è la musica, il suono
puro che ti conviene:
cantare con voce sempre nuova
perché sempre "altro" Tu sei;
cantare con libera voce
e lasciare i salmi tumultuosi
perché non vale dire
quanto di Te soffersi...
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)