SOLO «OCCHIO»

13/06/2024

E mai uno che sappia quale
nome più gli convenga:
 
baluginosa Presenza che acceca
come i raggi schiantati del sole
a mezzodì
sulle rocce salate
del mare morto.
 
O come un punto nero quando
impotente assisti alla pagina
che si fonde in danza di segni
e solo, appunto, quel punto
nero emerge, punta
di lancia a ferirti
le pupille.
 
Ora indistinto per troppa
chiarezza, ora quale
in nebbia di luce ombra
immobile, e tu pure
immobile, di stupore:
non una immagine mai.
 
Solo «occhio», ricorda,
che ti guardava
dalla volta della chiesa
fin dall’infanzia, e poi
dall’architrave della cella,
dal punto più alto
del cielo
nella notte buia.
 
Né ragioni di fuga persuadono,
«perché anche laggiù Tu sei».
 
                (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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