Era quella la vita
che dovevamo vivere,
non questa che abbiamo scelto
per follia, questa
che ci divora
e ci rende atomi di solitudine.
È rotta ormai per sempre
la comunione
con la profonda natura?
Neppure la morte
sarà riparo
al sacrilego ripudio?
Natura, grembo
che ancora ti attende…
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)