Da Isaia profeta 2

01/03/2021

2
È di sabbia la nostra carne, le mani
rami d’alberi, e gli occhi di perla,
e il sangue, onde di germi,
forse noi stessi particole d’esseri
non nati ancora.
O Padre della terra,
non ci sono abissi tra noi e la pietra,
non distanze con gli astri. Qui
è l’infinito distacco,
tra cuore e cuore, tra l’urto
di volontà concordi
dentro il Tuo insonne creare.
Tu la lontananza che incombe,
il vuoto ove franiamo.
                 (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” )
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