Scienza, nuova Dea, a fasci
discende luci bluastre
lungo il crinale del tempo
che lento svanisce nel grande
buco nero dell’universo.
Così nel tempo dei tempi un mondo
e poi un altro, e altro
ancora: innumeri
dissolti nel Nulla e forse
sempre per errore.
E le crudeltà per gioco
e le deliranti cupidigie
e le «necessarie»
le «inevitabili» guerre
in infinite sequenze, a segnare
la marcia forzata
verso la Fine.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)