O Innominabile,
pur dopo
le furiose e dolci e ostinate
fatiche dei poeti
a inseguire
ora il frinire
d’un’ala
invisibile, ora
gli scrosci d’uragano
del salmo
finiti pur essi
nell’infinito
silenzio:
appena, alla fine, il Tu
inevitabile, — ho scritto!
Dire di più
È colpa.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)