CIÒ CHE NON È FACILE DIRE…

16/11/2023

In Avvento, amici, io ricomincio sempre a sperare. E magari avvenisse qualcosa (a parte il mistero di Dio che è sempre vero: mistero di Dio e dell'uomo); magari la terra scoppiasse! Non perché la terra non sia bella, è che così non si può più vivere. Appunto, tempo di attesa per la nuova umanità, per un'altra storia.
   Dunque, vi parlerò con la mia voce. Forse parlerò solo con me stesso, non so. Forse troverò anche udienza. A volte qualcuno grida e urla per tutti; specialmente quando prega. Ecco: saranno gridi e lamenti e denunce; e anche preghiere. Ma dirle poesie? Dio mi perdoni di lasciarmi chiamare un poeta: il poeta è un crocefisso, è un profeta, un povero e grande uomo, molto raro. Certo sarà la poesia a salvare il mondo, o meglio, anche la poesia.
   E così, accettatemi come sono, poiché non oso definirmi. Certo, ho scelto questa forma per tentare di dire ciò che non è facile dire altrimenti: molto di noi rimane sempre nel silenzio, molto resta inespresso oltre ogni discorso. Ecco, io ho cercato di mettermi in ascolto proprio quando finiscono questi nostri discorsi, questo parlare e parlare... Un angolo di riposo, un momento di respiro per il cuore. Un angolo per la meditazione e per il riassunto di se stessi.
   A volte sarà una benedizione, altre volte una maledizione. Precisamente: uno spazio di libertà assoluta. (Dio volesse che ci riuscissi sempre: allora davvero sarei un uomo, un salvato.)
   Come chiamarlo? Tempo di confessarsi? Eremitaggio? Tutto ci può aiutare, anche se poi ogni termine è inadeguato e approssimativo: le cose sono sempre più grandi. Ciò che è vero è e rimane sempre il mistero. Invito a contemplare, a cantare, a pentirsi, a sperare. E però dirò tante volte la mia (e forse anche la vostra) disperazione..
   E dunque, chiamatelo come volete questo mio angolo del mondo, questa finestra sulle cose, purché sia una finestra aperta anche dentro di voi, un angolo dove, almeno per un attimo, possiate udire la Voce, e ascoltarvi fuori di ogni rumore.
 
                                  (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
Torna all'elenco delle poesie