Tu, Geremia, il profeta più solo,
sei dell’autentica chiesa la voce;
annuncio di Cristo come nessuno,
di quanti oggi puoi esser figura?
Certo, del nostro fratello più vero
Oscar il vescovo, e di quanti
da lui riassunti nel suo sacrificio,
della giustizia ugualmente i prescelti!
Chiesa, voi chiese godete e tremate: e
stato Dio, e tutto da Dio!…
O vocazioni assolute e terribili,
questi destini assurdi e terribili!
Tu — voce antica — già scelto dall’utero
sedotto da quando eri un fanciullo;
e lui col calice alto sul mondo,
più che dall’uomo ucciso da Dio.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)