CRONACHE A MANAGUA

09/10/2023

Mai un povero pensava di udire un simile grido
dalla tua bocca, o papa: «Silenzio!»
urlavi alla folla: una folla
di poveri, in lutto, madri a migliaia
in cammino da capitale a capitale,
con piedi sanguinanti, in mezzo ai rifiuti,
a cercare i corpi dei figli: ora tutte
in folla intorno agli altari.
 
Ciascuna portava uno stendardo: un figlio,
un altro figlio ancora,
un altro, e poi altri e altri
ancora: una selva
di foto, divenute vessilli
che urlano muti nell'aria.
 
E tu: «silenzio!»
urlavi alto sulla folla
alto agitando il crocifisso.: un brivido
parve scuotere anche le colonne.
 
Erano tutte icone di figli
uccisi come Lui,
con loro uccise anche le madri
che urlavano.
 
Quando dal testo santo della preghiera
Oggi, esattamente oggi
(nell’Oggi eterno del credente)
per la terra universa si leggeva:
«Parola di Dio; oggi
o Mosè, ho udito i lamenti
del popolo mio
e sono sceso a liberarlo».
 
Ma tu imponevi loro il silenzio.
Poveri sempre incatenati dal silenzio!
E attendevano solo te per gridare,  
e tu hai loro imposto il silenzio.
 
Erano i poveri: non certo i potenti!
I potenti sanno come fare.  — Urlavano:
«Mostraci dove li hanno nascosti,
in quale gehenna gli hanno cremati!».
Cercavano appena i corpi, le ceneri,
senza più credere di vederli risorgere.
 
«Che ci restituiscano almeno i corpi», urlavano.
E tu dall'alto, con la croce alta
sul popolo a gridare più forte
«Silenzio!».
 
Questa è la nuova chiesa
del silenzio: disperata
chiesa senza parola.
 
E ora di nuovo in fila
da capitale a capitale
a chiedere perdono al mondo intero.
 
Anche noi, che non possiamo non essere
chiesa, noi tutti a fare silenzio:
il silenzio che stazza sulla tomba
del fratello Vescovo Oscar Romero,
nuovamente ucciso da questo silenzio.
 
Credenti del mondo fate silenzio,
chiese tutte fate silenzio:
si porti ognuno nella sua chiesa
e faccia silenzio, insieme
a questi fratelli cui è imposto
il Silenzio.
 
Anche le madri urlino in silenzio:
ferme là dove sono
nella chiesa diroccata;
né alcuno tenti di costruirla
ancora: fino a quando
almeno…
 
fino a quando,
o papa?...
 
    (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988)
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