INCANTESIMO DI VENERDÌ SANTO

28/03/2024

Eppure io sento una certezza
legarmi a questo
legno superstite; sento
ognuno portato da questa
condanna d’esistere.
Anch’Egli è dovuto tornare
tra noi dal regno di morte
in questo impetuoso
sgorgare di sangue.
E furono anzi le nostre
mani, le nostre
labbra, che ne hanno
consumato il cadavere,
a ridarGli la vita:
Egli ormai non può più morire.
Certezza che lega perfino
le pietre al loro essenziale
istinto: potere
d’una magìa che erompe
da noi mentre
un reticolato di pensieri
ci esilia…
                   (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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