PIETÀ DI ME E DI VOI

24/11/2022

E ognuno intanto è solo
per deserti e metropoli
a vagare fino al sospiro ultimo:
ormai duna
nota solo agli uccelli e al vento.
 
Non le cose, non le immagini vive
del Dio, non il Signore delle cose
c'è dato di possedere in pace.
 
Creature, in attesa di risponderci
beatamente sopportiamo
il comune dolore.
Insieme perdoniamo all'Amore
che ci accese nello spazio
stelle inconsumabili.
 
Qui non v'è scampo né fine.
Da quando si ferì il mio cuore
un gemito solo lega i miei giorni
e la notte canto uguale a usignolo
nascondendo alla luce il rossore
per la pietà che sento
di me e di voi, o amanti.
Forse Morte è la festa invocata,
Morte, la grande liberatrice...
 
         (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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