SI DEUS SIT, UNDE MALUM?

10/10/2022

Passano in te morire e nascere,
Dio presente all’ordine e al disordine
pure se in diversa legge.
E noi sappiamo che tu soffri
e godi con noi, clamoroso e muto
e rispettoso al gioco
delle libere forze.
 
Sia pure remoto, sei tu che giungi
a muovere il braccio assassino*
È questa la tua pena d’essere Dio
e il nostro disumano rimorso.
 
E dunque rivelaci
almeno la tua parte
e cosa celi la notte
nel nostro sangue.
 
               (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
 
* Tutte le creature esistono perché Dio le conserva momento per momento con un atto positivo di Sua volontà. La creatura sostenuta dalla potenza di Dio e godendo della propria libertà può commettere e commette anche l’assassinio. Si veda S. Tommaso nella Somma teologica: 1, 9.103, aa. 7-8
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