Io non ho mani
che mi accarezzino il volto,
(duro è l’ufficio
Di queste parole
che non conoscono amori)
non so le dolcezze
dei vostri abbandoni:
ho dovuto essere
custode
della vostra solitudine:
sono
salvatore
di ore perdute.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” )