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Preghiera per l'amicizia con Gesù
Noi invece errammo insensati.
Affrettiamoci a prendere le sette giovenche
i sette montoni: affrettiamoci
verso la casa del Paziente
prima che la celeste ira ci ghermisca.
Andiamo a sacrificare
per quanto dicemmo contro il fratello.
E laviamo le labbra e le mani spietate
nella condanna del santo.
Non per noi una parola mite dai cieli,
perché miti non fummo con lui.
Invece misericordia da lui comperata
chiediamogli, unico pane alla nostra speranza.
E non contiamo sui fratelli di sangue.
L'avevano buttato fuori di casa
perché d'insopportabile odore;
la sua faccia era un ludibrio,
disonore dinnanzi a tutto il casato
segno di malocchio sull'intero paese.
Non andiamo a portargli offerte,
non una pietra o anelli.
Dio gli ha ridato beltà e fortuna.
Superflui sono i nostri doni
per il Santo rivendicato e vindice.
Spezziamo per le case dei poveri il pane.
Rompiamo sui sassi le accuse
e non cerchiamo ragioni al divino segreto.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)