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Ascolta il nostro grido, o Giobbe
Ma ora a noi avanzano
solo l'inverno e la notte
e senza scampo sono le nostre vite
in queste città maledette.
La morte siede sugli usci delle case
o con gli zoccoli di cavallo va per le strade
in stridori di migliaia di trombe;
o volteggia trionfante
sul capo in risa di corvi a stormo.
Invece fiorito è il deserto, popolata
di uccelli e di alberi la tua solitudine.
Angeli danzano al canto nuovo.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)