CANTO DI RUTH 4

14/07/2022

4
Notte di tentazione
 
Ma Lui, Lui sempre lontano, invisibile.
Egli gioca nel mondo.
Ora ti chiama e lo senti distinto,
dolcissimo; e corri
in direzione alla voce.
 
Invece lo spazio, e ancora
spazio e distanze indicibili.
 
Poi d'altrove ti giunge ferita
improvvisa: una freccia
come raggio al tramonto.
Ogni sera abbatte la luce sui monti
e libera il mio desiderio.
 
Un gemito allora riempie la terra
e Lui invece a sorridere
dietro la siepe in giardino.
 
Nella notte lunga, deserta
non un segno della sua imminenza.
Allora preghiere e sospetti atroci
e tristezze e tedio mentre
un riso oscuro dietro le ombre
è vibrato sulla tua faccia esangue.
 
E il cuore rimonta più che mare,
i sensi invisibili mani trasvolano
uguali a tastiere indomabili.
(Impossibile fuggire le musiche
sorgenti dal caldo, ancora
vivo tuo corpo!)
 
"Amore crudele e violento,
ammirabile Amore — così prego —
l'anima fa sangue al tuo gioco
e il cielo è una sola ferita.
 
"Mio Amore, il giorno tu sei,
rugiada alla terra: a me invece
una fronte coronata di spine
e letto di pietre la notte.
 
"O sensi miei, organi divini,
tornate obbedienti!
 
"Dentro ancora mi suona un crollo
di colonne e legni e montagne:
il cielo e la terra in frantumi.
 
"Dio, o dolcissimo peso..."
 
                             (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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