NOSTRA RINUNCIA

09/06/2022

                                                       Di nuovo  il diavolo lo  guidò sopra  un
                                                          monte  altissimo,  e  mostrandogli  i  re-
                                                          gni  del  mondo  e  là  loro  magnificen-
                                                          za,  gli  disse:  «Tutto  questo  io  ti  da-
                                                          rò, se prostrandoti mi adorerai».
                                                                                                        (Mt 4, 8-9)
Nelle apparenze di strade mute,
pure in questa serenità di luci
oranti nella notte fonda,
mi duole il tuo richiamo
ad osare oltre la calma
inerte delle pietre,
a cercare il possesso
di questi regni. — Invece
ci incatenano anguste ringhiere,
impotenti e soli.
Voliamo oltre la cinta
della Legge, come tu dall'alta
torre ci inviti. Ma subito
paura ci prende, fatta disumana
dalla certezza che tu mentisci.
 
Cerchiamo pietà di noi
per ciò che perdemmo; abbiamo
fame dell'Altro, tu lo sai.
Egli solo ha osato resistere,
Ma noi sentiamo
il peso della divina rinuncia.
 
D'istinto forza ci lega
a queste presenze folgoranti.
E pure Egli continua a discendere
sul sangue già tutto in tumulto
per l'anelito di altre colpe
più seducenti.
 
                            (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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