Ricordo ora una notte uguale,
un mare tutto luce.
Solo l’ombra d’una nave
scivolava sul lastricato di luna.
La preghiera respirava ancora, irreale
dalla tomba sigillata dei millenni:
ma il corpo, come ora, segnava
la frontiera invalicabile.
Era il mare un abisso di pace,
un coro vibrato di raggi
i gusci delle conchiglie
e le pietre fatte bianche dall’onda.
Sulla riva anche allora tu solo
mollusco nero, mio cuore.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)