ANIMA QUASI CARNE

21/03/2022

So ben distinguere io
la Tua voce da quella della terra,
anche non udendola mai.
La senti tra la pietra e l'onda
dove si muore,
senza morire. Questa parla
ma non risponde, quella
dice in silenzio.
Così alle sponde delle case,
come allora sugli spalti del mare,
ci parliamo ci parliamo
senza capirci ancora.
 
Allora, in mezzo ai campi,
mentre il gregge ruminava in pace
io Ti chiamavo, Tu mi chiamavi,
io mi voltavo e non c'era
nessuno
mai.
 
Inquieta anima mia quasi
carne, in te rientra,
parla piano, taci anzi
se vuoi udirLo; Egli
non è lontano
è nel tuo mare di sangue.
 
Nel chicco di grano, nel solco
rovesciato, in vene d'albero,
nel vino, ubriaco di profumo.
 
Chiamarti, non chiamarLo.
Che la tua pena
è la Sua voce...
 
Alla terra torna, alla terra resta
anima mia quasi carne.
 
            (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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