Io non ho parole traslucide.
La mia voce è ruvida
come mani di artiere.
M’è rimasta nel sangue
una memoria di erbe amare.
Ma ora mi sento essenziale.
La vite è potata, il canto degli uccelli
è semplice; santa anche la pietra
sotto ginocchia dell’orante.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)