Oggi m’avvidi d’essere
una frattura
ove il fondo
fluire del tempo
riceve un riflesso di sole.
Sento d’aver perduto
l’equilibrio e il gesto
umani. Gli altri
se ne vanno composti
mentre il mio cammino
è una sorpresa orrenda.
Oh quante volte
percorsi questi rioni
a fianco di amici
tentando di abbandonarmi
alla strada! Invece
sempre più è scoperta
questa mia enormità.
Essi hanno le loro parole,
ma io ragiono col sangue
cieco.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” – pag. 24)