GLI OCCHI MIEI LO VEDRANNO

03/03/2022

Mi sorprendono invece queste mani
protese in favolosi spazi:
costellazione di ori e sangue.
Brilla la croce uguale a una spada
e la terra è tutta una ferita,
una montagna di marmo è l’altare
e la chiesa vuota, immensa.
Io ho gridato l’augurio al popolo
ma risposta nessuna è venuta
a sostegno del mio ardimento
assurdo: l’eco dei passi e la voce
infranta sotto gli archi muti…
Ora, dunque, la parola alle mani
che tracciano gesti indicibili.
 
            (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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