Amici, devo dirvi addio
riprendere l’arco e la faretra,
cacciatore di anime.
Non mia è la casa dorata,
non mia quella del pianto;
mia soltanto la cella solitaria
e questa certezza
d’essere non necessario.
Mia questa selva di guglie e ciminiere
ove devo tirare all’impazzata
e ferire e non vedere mai
una preda cadere.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)