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Non più un profeta che annunzi
il Suo avvento a tutto il popolo;
non più la Sua bandiera
a raccogliere le mandre
dei sopravvissuti. Tutti
rassegnati alla sorte.
Ancora nel sangue l'abitudine
di morte; ancora nel sogno
i pugni serrati. E nel giorno
la sorpresa d'essere
vivi; e il bisogno
delle parole violente.
Manca fra tutti un profeta di pace:
una selva di vessilli infiammati
è la piazza.
E sotto l'impaurito volo dei colombi
il Duomo
è ritornato di pietra.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)