Sento che forse i miei occhi
sono estinti dalla troppa luce
e dal troppo fissare il sole,
il cielo alto. Sento
d’essere divenuto un cieco
che si muove per istinto
lungo deserte strade.
E il cuore, sola cetra
capace d’illudermi ancora.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988” – pag. 20)