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Fra, le carte aghi d'abeti
portati dal vento, nei capelli
fili esili d'erba e spade
di luce lungo i prati;
mi cullano cori di montagne
e boschi vibrano
in riva al lago.
Annullano lo spazio
voli d'uccelli ebbri
nell'imminenza
d'un inverno non immaginato.
E dal pulviscolo d'oro di millenni
mi sento emergere tastiera
librata di sensi.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)