La terra è intrisa di pianto.
Sono le lacrime nostre
la rugiada della terra.
Il melograno è già fiorito:
il mattino riprende carne
nelle dolci fragole.
Per me invece tutte le stagioni
stillano l'amara pece dei pioppi
troppo colpiti dalla bufera.
Il sole è vino per la lucertola,
ubriaca se ne sta tutto il giorno
sulla pietra ― sola paura
la presenza dell'uomo.
A me il sole rovina le mani
il viso, produce altra sete,
mi fa dentro il deserto.
Sono uno stelo arso
un albero bruciato
in mezzo a una brughiera:
almeno sul ramo più scarno
una cicala cantasse!
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)