HANNO SETE

20/05/2021

Hanno sete le lucertole
e gemono in silenzio sulla pietra;
hanno sete i lombrichi nel solco;
ha sete il neonato e piange,
e il morente dalle labbra rotte di sete;
hanno sete le stesse pietre
del torrente asciutto…
 
Hanna sete di luce e di acque
i pini verticali come spade sul monte,
o colonne di un tempio
cui è cupola il cielo.
Hanno sete le radici diramate
in direzione di fonti remote.
Hanno sete le stesse fonti
a sgorgar dalle rocce,
sospirose di mai inaridirsi,
orgogliose di aprirsi in fiumi maestosi…
 
Come la cerva sospira alla fonte
e fiuta nell’aria e nel sole
frescure lontane,
così il fedele esiliato dal tempio…
 
Hanno sete gli infiniti cercatori di perle
in veglie estenuanti;
i cercatori di gioie e piaceri, e ragioni!
Hanno sete gli inquieti sapienti
in cammino dietro la stella che appare e dispare,
come hanno sete cammelli e dromedari
nel cuore dell’infinito deserto…
 
E le rondini in volo sopra l’oceano
ancora molto, molto lontane
dal loro nido di fango, in attesa
sotto l’arco della mia piccola chiesa
all’estremo nord del paese…
 
E l’asfalto della città nell’infuocato agosto;
e la terra, la terra intera
pur navigante nel cuore dei mari:
questa terra spaccata non appena
il cielo si chiude
nel suo impassibile azzurro…
 
Ha sete questa tua creta vivente, o Dio:
una creta riarsa dalla tua implacabile fiamma.
Hanno sete tutte le Samaritane
che attendi al pozzo
stanco di camminare…
 
E chi ha sete avrà ancora più sete
poiché molte, sono molte
le cisterne screpolate…
 
Anche tu finito con gridare all’Albero:
« Ho sete »…
              (da “Opere e giorni del Signore”)
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