Come son belle le donne a settembre
tutta la gente è bella a settembre,
anche i poveri odoran di sole.
Le strade sono le mie gallerie
di arte, la sera: bulbi e pupille
lampeggiano nell'aria serena.
È per te, o Sole che ora
mite splendi sul campo di tutti:
hai fatto della città un braciere
e delle spiagge la tua arena.
Ma sulla casa dei poveri
ancora più sosti
a giocare tra rottami di gronde
e logori portali!
Solo per te, o Sole, non per altri!
Madre-Natura, che tu non sia
almeno per un tempo
almeno a settembre
solamente tormentoso ricordo.
Mia antica stagione, autunno,
tempo che sempre rimpiangerò.
Che io possa Signore
anche dopo
vedere questi purissimi colori:
finalmente felice di essere
e avere vissuto.
E sia come già gridassi
dalla mia ultima cella:
amen, amen. Signore.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)