Ora per i bambini dell'Iran
il forno è grande come il deserto:
un deserto in fiamme.
Sabbia rovente riempie le bocche e incendia
le ferite e per i corpi
in fiamme cola
il sangue raggrumato nella notte,
cola come cera nel sole.
Sui petti bianchi anche
la «chiave del regno»
si fonde con la sabbia in fiamme.
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)