Quel giorno neppure Cristo avrà più senso
non il sentimento, o l'amicizia,
non il sangue (se mai il sangue
lo ebbe, almeno una volta).
Invece, se il tempo ti avanza,
come puoi preparati e basta!
Preparati al giorno dell'Errore
del fatale Errore:
dell'inevitabile
incontenibile
infernale
ultimo Errore:
quando tutti saremo morti
e insieme vivi:
morti che camminano
per qualche giorno ancora,
senza pelle:
vivi che giacciono
come morti
uno accanto all'altro:
soli a sentire il deserto
infinito della morte,
impotenti nell'infinita
attesa di morire.
Perché tutto avverrà per Errore,
un giorno inaspettato e temuto,
tutti impossibilitati a fuggire
(fuggire dove, e come?).
Quando ognuno ha voluto per ignavia
che l'Era della Follia
regnasse sovrana:
allora è giusto che Follia esploda
e cavalchi di paese in paese!
È questa la teologia più vera:
tutto è stato voluto,
né ci sono vie
per tornare indietro,
È tardi, ormai è tardi:
preparati al giorno di fuoco!
Poiché verrà
avvolto in bandiera stellata,
un pavese a festa
sul mondo...
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)