NON CONTRO TE, O RAGIONE

26/06/2025

I
Non contro te, o Ragione, ma oltre
ho teso il cuore:
così — lavati i sensi —
con volontà più calma
varcherò la Notte!
 
Ho contato sul tuo piccolo
lume, mio cuore,
pur se grado a grado che arde
infittisce la stessa Notte:
 
Caldo lume, umile e forte
da sfidare tenebre a ondate,
e di chiarore in chiarore
in paziente silenzio ti porta
verso il Fiordo!
 
Ma negato ti è di sapere
come avverrà l'approdo.
 
Appena faticosamente certo
che vi sia, che deve
esservi, e in quella
precisa direzione!
 
II
È l'ardimentosa impresa,
anima mia, che di notte in notte
come un cristo solitario intraprendi
e t’incammini lungo
una via ove né madre né cireneo
alcuno ti soccorre;
ed è tanto se, caduto,
l'abisso non ti involi.
 
Solo certezze, non sicurezza,
ti confortano: grazia
e desideri e pii sospiri, e non
intelletto o dottrina,
non le logiche pur severe, carte
ingiallite avanti sera.
 
Mio lume, splendore acceso
per lo Sposo che tarda: tu rendi
a stessa oscurità abitabile e fai
della Notte la casa
sonante di gemiti.
 
Lume che ardi dal libero cuore,
quale lampada colma
di olio purissimo,
fin oltre l'alba,
fino quando piaccia a Lui
di farti piangere
le estenuanti
attese.
 
Mio lume:
desiderio di cosa?
Ricerca che mi consuma…
 
              (da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)
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