Uno strano senso di paura
mi toglie ogni gioia:
non so i tempi che viviamo
e se ora un limite vi sia
fra innocenza e colpa;
non so se l'uomo
è un uomo e se è giusto
che la terra non sia ancora
distrutta e per quale
miracolo.
I grandi vanno da capitale
a capitale e delirano
in parate e uniformi;
e intrecciano brindisi
e tramano sulla testa dei piccoli:
mercanti di bestiame
che vendono «il povero
per un paio di sandali».
Non credo che vi sia una soluzione;
hanno ordinato ai profeti
di non profetare: ma tutto
è scritto!
È in cammino
j] giorno di fuoco,
il sopravvento
della violenza
quando
il buio si farà a mezzodì.
Allora nemmeno il forte
potrà usare la sua
forza, e quel giorno
quanti passavano da eroi
fuggiranno nudi,
finalmente!
(da “O SENSI MIEI… POESIE 1948-1988”)